di Antonio Di Monaco

È stata evitata in extremis la pioggia di cartelle esattoriali che si sarebbe abbattuta da oggi sui contribuenti a causa della mancata proroga da parte del governo. Invece, al ministero dell’Economia si lavora al testo del nuovo decreto legge che, al suo interno, affronterà anche il nodo delle cartelle fiscali, che verranno congelate fino al 31 maggio – come confermano fonti di governo – al pari dei fermi e dei pignoramenti. Il Consiglio dei ministri sul nuovo dl Sostegni bis si terrà la settimana prossima, entro giovedì, visto che venerdì il premier Mario Draghi è atteso a Porto per il Social Summit Ue, che per ora è confermato in presenza.

Secondo quanto si apprende, dovrebbe essere prevista una sorta di “gradualità” per gli invii degli atti, con tempi più dilatati per le categorie maggiormente colpite dall’emergenza. La data del 31 maggio, invece, dovrebbe essere quella definitiva. Nei giorni scorsi c’è stato infatti un braccio di ferro interno al governo, con la Lega, in particolare, in pressing per congelare le cartelle fino al 30 giugno. Alla fine, però, sembra che l’accordo sia stato raggiunto, confermando la data del 31 maggio. Intanto nelle prossime ore o al più tardi entro domenica dovrebbe arrivare una comunicazione del ministero dell’Economia e delle Finanze per anticipare ai contribuenti i termini del nuovo rinvio.

Una tregua, dunque, anche se di breve durata, che altrimenti avrebbe fatto partire oltre 35 milioni di atti nei confronti di famiglie e imprese. In attesa di un decreto legge che definisca nuove scadenze e altre questioni fiscali rilevanti, come il versamento del primo acconto Irap prima cancellato e poi rientrato in gioco, l’incertezza dovuta al perdurare della pandemia necessita un atto di coraggio da parte della macchina impositiva del Paese. Le proroghe continue creano confusione nei cittadini e tra gli addetti ai lavori, che rischiano di non poter svolgere al meglio il proprio ruolo di mediatore tra il fisco e i cittadini.