È tempo di vacanze per milioni di italiani. Quest’anno i contagi da Covid-19 sono però tornati a crescere proprio a ridosso delle partenze, spinti dal diffondersi della variante Omicron 5. La possibilità di risultare positivi durante le ferie non è remota: cosa fare in questi casi?
Il portale Viaggiare Sicuri della Farnesina ricorda che “l’emergenza sanitaria causata da COVID-19 nel mondo non è conclusa e che i Paesi di destinazione possono tuttora adottare misure restrittive, anche estemporanee”. Chiunque intenda viaggiare verso l’estero deve poi considerare “che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario”. La positività al coronavirus durante una vacanza ha conseguenze diverse a seconda del Paese in cui ci si trova.
Si consiglia quindi di controllare sempre con attenzione quale normativa sia vigente nel Paese in cui si è deciso di andare in vacanza. Se si rimane all’interno dei confini nazionali vale la regola per cui il soggetto positivo è tenuto all’isolamento, che sarà di 7 giorni per chi è vaccinato con dose booster e per chi ha completato il ciclo vaccinale – due dosi – da non più di 120 giorni. Per tutti gli altri, l’isolamento è di 10 giorni. L’isolamento finisce se, trascorsi i termini di 7 o 10 giorni, il tampone di controllo è negativo.
Dato l’aumento dei casi Covid in tutto il mondo, diverse compagnie assicurative offrono ai propri clienti alcune polizze che coprono eventuali spese connesse all’insorgere della positività in vacanza.