“Non è una malattia delle donne, è una malattia sociale. È endometriosi”

Macron ha acceso i riflettori su una malattia ancora troppo taciuta. E lo fa con un messaggio di forte impatto che sta spopolando sui canali social. Mai nessun premier, fino a questo momento, aveva messo la faccia su una questione che colpisce milioni di donne. Non lascia spazio ad ambiguità: dice stop all’omertà. E lo fa raccontando di Sandrine, Lola, Charlotte, Enora. Storie, come riporta l’huffingtonpost.it, di dolore fisico fino allo sfinimento e di malessere psicologico che investono tutte le sfere della vita quotidiana: studio, lavoro, sport, relazioni compromessi da una patologia che, spesso, neanche sanno di avere, a cui non sono in grado di dare un nome.

“Noi le conosciamo, noi gli crediamo”

E non è banale questa frase. Quante volte si sono letti articoli di denuncia, ma nessuno in realtà ha creduto alle donne affette da endometriosi? Sì, perché come ha raccontato Vania Mento, per Officina, non si sentono credute, si sentono ancora ripetere che si tratta solo di dolori mestruali, stress somatizzato e la cura è rivolgersi a un psicoterapeuta. Non è così.

Un percorso lungo e dispendioso per arrivare alla diagnosi, quei “7 anni di troppo” (spesso non si arriva a una diagnosi tempestiva e si giunge così a lustri, ndr) stigmatizzati dal presidente Macron che pesano sulle donne. Un ritardo che alimenta situazioni di cronicizzazione e invalidità oltre che ripercussioni sociali e relazionali.

Il Presidente francese ha detto che

“è tempo di rompere il silenzio, è tempo di agire”

e ha lanciato la Strategia nazionale per la lotta all’endometriosi: la Francia è così il primo paese in Europa a farsi promotore di una campagna nazionale che punta, come è stato riportato dal quotidiano online, “a una maggiore conoscenza, diagnosi più rapide e trattamenti più efficaci”.

La Strategia Nazionale è il frutto di uno studio chiesto dal ministro della Salute francese alla ginecologa ed eurodeputata francese Chrysoula Zacharopoulou (Renew Europe) che ha guidato un tavolo di lavoro cui hanno partecipato tutti gli stakeholder interessati: pazienti, caregiver, rappresentanti delle associazioni e del personale sanitario. “Si apre una nuova pagina per la salute delle donne” ha dichirato Zacharopoulou.

Ricerca, diagnosi, informazione sono le parole chiave della Strategia francese e da cui l’Italia deve ripartire. Perché gli impatti dell’endometriosi non sono solo sanitari, ma economici e sociali, ha scritto il presidente della Fondazione Italiana Endometriosi, Pietro Giulio Signorile. Le azioni spot non bastano più. È una questione che riguarda tutti.